commenta
Il finale della prima parte di stagione della Juventus lascia in eredità una consapevolezza diversa nell’ambiente bianconero e un compito: sì, la rimonta al Napoli è possibile, sì si può replicare la stagione 2015/2016 e tornare a vincere lo scudetto. La svolta è arrivata nell’intervento diretto di Andrea Agnelli post Maccabi: parole durissime – “una vergogna” -, davanti alle telecamere, è facile immaginare che nello spogliatoio ci sia andato giù ancora più duro.
 
Da quel momento in poi, la squadra si è compattata, Allegri ha azzeccato le scelte e anche all’interno dell’Allianz Stadium i fischi si sono trasformati in applausi. Le nubi cariche di tempesta hanno temporaneamente lasciato il cielo sopra la Continassa, lì dove oggi l’aria è decisamente più frizzante, e sa di impresa. E no, non è solo per il passaggio del Brasile.
 
Più reale e meno virtuale: il recupero dei giocatori fin qui indisponibili sarà fondamentale per tentare la rimonta, ma non solo. Dal 4 gennaio, data della ripartenza del campionato, la Juventus sarà completamente diversa, trasformata. In testa, però, un solo obiettivo: cancellare il fallimento di inizio stagione e inseguire il sogno scudetto.
 
Una Juve diversa, dicevamo, ma come? Nella gallery di seguito tutti i punti della trasformazione bianconera.