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Se non fosse per l'infortunio patito da Fabio Miretti, che per il momento non lascia tranquilli, saremmo qui a parlare di una serata praticamente perfetta. Un 3-0 in trasferta, del resto, non capita tutti i giorni dalle parti della Juve, più abituata a vittorie di corto muso, spesso sofferte, capaci di offrire ben poco spettacolo. E invece, almeno per una volta, è tutto vero: lo "scontro diretto" contro la Salernitana si è rivelato un match a senso unico, con un totale dominio bianconero sul quale hanno messo la firma Filip Kostic e uno straripante Dusan Vlahovic, autore di una doppietta tanto importante per la squadra quanto desiderata dopo i guai fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo per troppo tempo.

Come dicevamo, comunque, lo straordinario stato di forma del "re serbo" dell'Arechi non è l'unica buona notizia di serata per la Juve, anzi. Uno dei maggiori motivi per esultare sta proprio nel risultato stesso, perché un 3-0 al di fuori delle mura di casa mancava addirittura dalla fine del campionato 2021, quando in panchina c'era ancora Andrea Pirlo. Questa volta Massimiliano Allegri ce l'ha fatta, ad andare oltre il solito copione: anche suo, evidentemente, il merito di rendere facile una sfida che proprio così scontata non sembrava alla vigilia, anche soltanto per il fatto che Juve e Salernitana erano divise in classifica da appena due lunghezze. Ora i punti sono 26 per la Vecchia Signora, ancora "bloccata" al decimo posto ma con un filo di serenità in più, dopo la figuraccia dell'Allianz Stadium contro il Monza.

E poi, passando in rassegna gli altri motivi per sorridere, ecco le buone prestazioni di un sempre illuminante Di Maria, di un Chiesa in costante crescita, di un Cuadrado di nuovo vivo, di un Fagioli tanto maturo da non fare nemmeno più notizia, di un Kean che sì, forse sta davvero bene come assicura Allegri. Di un collettivo, in sintesi, brillante grazie alla voglia dei singoli di mettersi in bella mostra, di lottare, di esprimere le proprie qualità anche al servizio dei compagni. È la Juve reale, bellezza. E poco importa se un big come Paul Pogba è ancora fermo ai box. Ci si penserà, per oggi va bene così. Qualche buona notizia, di tanto in tanto, è anche lecito accettarla. Senza troppi patemi d'animo per quel che sarà.