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Nella nottata italiana, Nicolò Rovella ha giocato 95 minuti con la maglia della Juventus, nella partita amichevole contro il Barcellona. Un match intero, giocato con pulizia tecnica, precisione, personalità. Certo, anche un po’ di affanno, ma di fronte c’era uno dei top club europei e alle spalle giorni di allenamenti pesanti e carico atletico. Nei giorni di tournée americana, Massimiliano Allegri cerca certezze dagli uomini a disposizione e, come è noto, il futuro di Nicolò Rovella alla Juventus è in bilico, con diversi club di Serie A che fanno la coda per prenderlo in prestito.
 
Sempre per parlare di mercato, la pista calda per il centrocampo della Juventus è quella che porta a Leandro Paredes. Un altro play, capace di giocare nel mezzo di un centrocampo a 3, di gestire palla, far salire la squadra, ribaltare l’azione, alzare o abbassare i ritmi. Nelle prossime settimane, la matassa del mercato si andrà a sbrogliare, ma risolvere la situazione legata al regista sarebbe il regalo migliore per Manuel Locatelli.
 
A sprazzi lo si è visto già nella passata stagione. Ancor più chiaro ieri, contro il Barcellona: le qualità di Locatelli emergono quando è smarcato dal ruolo di play, si esalta da mezzala, quando può inserirsi tra le linee, avvicinarsi all’area avversaria, servire assist e provare la conclusione. Al contrario, come regista, questo tipo di caratteristiche vengono depotenziate e si rischia di andare a perdere il grande investimento fatto la scorsa estate per portarlo a Torino dal Sassuolo. Il campo, quindi, lo ha dimostrato una volta di più: che sia Rovella o Paredes o un nome a sorpresa su cui la Juventus lavora sottotraccia “poco” importa, la priorità deve essere quella di mettere Locatelli nelle condizioni di poter far bene: così si alza il livello del centrocampo bianconero.