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Un regista che possa far girare la squadra, che sappia trattare il pallone, trovare gli spazi in verticale, dettare i ritmi. Questa la richiesta di Massimiliano Allegri in fase di calciomercato: Leandro Paredes il profilo indicato per occupare questo slot. Appena arrivato a Torino, l’argentino è stato da subito gettato nella mischia, con risultati altalenanti. Non ha entusiasmato nelle prime uscite e non sembra, ad oggi, aver fatto fare alla mediana bianconera il salto di qualità di cui avrebbe bisogno.
 
Questione di forma. Più volte Allegri ha sottolineato come Paredes sia arrivato da Parigi dove aveva collezionato poco minutaggio in campo. Dopo un’assidua titolarità, però, l’argentino sembra essere sceso nelle gerarchie del tecnico livornese: lo dimostra la panchina nel Derby della Mole, in favore di Manuel Locatelli. Situazione che potrebbe ripetersi domani sera contro la sua ex squadra, l’Empoli: con ancora Locatelli nel mezzo di un centrocampo a tre completato a destra da McKennie e a sinistra da Rabiot.
 
In questo contesto, aumentano i punti di domanda sul futuro dell’ex Psg. Infatti, Paredes è arrivato a Torino con la formula del prestito con diritto di riscatto vincolato al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. In questo momento, però, l’argentino è lontano dall’aver convinto l’ambiente a trattenerlo.