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Si attendeva per questa settimana l'approvazione del bilancio Juve per la stagione 2022/2023. Tutto rimandato a inizio ottobre (tra il 2 e il 6) come comunicato dal club bianconero con una nota martedì. Di conseguenza sarà posticipata anche l’assemblea degli azionisti nella terza decade di novembre. Ma cosa c'è dietro questa decisione? Nessun terremoto in vista come successo nella passata stagione con le dimissioni del CdA ma solo la voglia di prendersi un po’ di tempo in più prima di dare l’ok al primo bilancio del nuovo corso, riferisce la Gazzetta dello Sport. Il presidente, Gianluca Ferrero, l'ad, Maurizio Scanavino e gli altri consiglieri vogliono essere il più rigorosi possibile.

Le perdite del bilancio che sarà approvato a breve ammontano a circa 115 milioni di euro, ovvero la metà rispetto all'ultimo. Questo grazie alla filosofia intrapresa dalla società. Il patrimonio netto della Juve al 30 giugno 2023, si legge,  si è ridotto a circa 50 milioni, perciò non è da escludere un aumento di capitale in tempi brevi. Una possibilità al vaglio degli azionisti, già intervenuti immettendo 700 milioni tra il 2019 e il 2021. Rimane poi la questione Ronaldo e quei 19 milioni in ballo. Secondo il suo pool di avvocati, riferisce il quotidiano, la Juve avrebbe comunque garantito al giocatore il pagamento differito di quegli stipendi sotto forma di bonus o incentivo all’esodo in caso di cessione a un’altra squadra. La Juve sostiene, invece, che non vi siano pendenze in essere con Ronaldo. Le due parti se la vedranno al Collegio arbitrale della Figc.