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Nella vittoria per 1-0 di ieri sera contro lo Zenit San Pietroburgo nella terza giornata di Champions League, non deve passare sotto traccia il contributo dato da Alvaro Morata. Sì, Morata, che tornava titolare dopo l'infortunio del 26 settembre contro la Sampdoria. Un Alvaro che ieri ha faticato, stretto nella difesa serrata della squadra russa, e che per contribuire alla produzione offensiva bianconera è venuto spesso e volentieri a giocare fuori area. E che ha messo un filtrante per McKennie che, se segnato, ci avrebbe fatto urlare al Morata gran rifinitore e numero 9 moderno, dotato anche di tecnica e visione.

Ecco, in questa sede vogliamo fare al centravanti spagnolo il plauso che tutti gli avrebbero rivolto in caso di gol da parte di McKennie. Perché in quella palla, e in ogni giocata lontano dai 16 metri c'è tutta l'utilità di un giocatore che magari non ha i numeri pazzeschi di altri colleghi, ma che in una grande squadra può starci benissimo con la sua qualità. Alvaro Morata è tornato e per l'attacco juventino, gol suoi o dei compagni che siano, sarà fondamentale.