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Una "squadra inallenabile". Così Maurizio Sarri ha chiuso la sua avventura alla Juventus, così ha chiuso con quel mondo, non proprio benissimo. Anzi. Una frase che lo spogliatoio bianconero non ha preso bene, tanto che, spiega Tuttosport, la sfida di sabato pomeriggio per tutti non rappresenta una semplice rivincita ma c’è qualcosa di più...

La sfida ad Allegri è solo uno dei punti da affrontare, ma meno forte in questo caso della sfida aperta con l'ex tecnico. La Juventus e Sarri non si sono lasciati bene dopo aver vissuto un anno distanti, incompatibili e davvero troppo diversi. Già dopo un paio di mesi, insomma, si era rotto qualcosa fra lui e la squadra, che pure all’inizio lo aveva accolto con disponibilità. Il suo estremismo concettuale e il suo carattere spinoso si sono scontrati con un ambiente fatto di professionisti, di qualche ego ingombrante e di personalità forti. Sarri e la Juve non si sono mai capiti, "e il suo modo di fare e di esprimersi facevano alzare più di un sopracciglio in sede, anche perché la sua non-juventinità era evidente e, qua e là, aveva creato forti imbarazzi", scrive Tuttosport

Le uscite sul Napoli ("Se dovevo perdere, almeno sono contento di averlo fatto contro questi ragazzi che mi hanno dato tanto"), quelle sullo spogliatoio anche sulla scia di una battuta mai apprezzata ("Come ho fatto a perdere contro di voi?") e i rapporti con i singoli problematici. A partire da Ronaldo e arrivando agli altri. Ci hanno provato, non è finita bene e ora gli «Inallenabili» vogliono rispondere sul campo.