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La Juve e la Nazionale Italiana hanno in casa un vero e proprio "gioiello". Fabio Miretti ha iniziato a brillare più che mai, ed è un'ottima notizia per il mondo bianconero, per il quale rappresenta un "prodotto a chilometro zero" in quanto cresciuto nel vivaio dalla tenera età di sei anni, bruciando poi le tappe fino ad approdare stabilmente in prima squadra e ad assaggiare, nel contempo, i colori azzurri dell'Italia con la convocazione nell'Under 21 del CT Paolo Nicolato
E così, dopo i primi scampoli di Serie A goduti sul finire della scorsa stagione, quest'anno Massimiliano Allegri non ha potuto che puntare su di lui, dandogli fiducia e venendo ripagato con ottime prestazioni, tutte di qualità (basta vedere l'assist servito ad Arek Milik contro lo Spezia) e quantità (i chilometri corsi, più di qualsiasi altro compagno nell'ultimo match, i tanti tiri in porta, i passaggi in profondità).
Come scrive Tuttosport, "per il momento è in assoluto il bianconero che ha fatto vedere le giocate più difficili ed efficaci per dare aria alla manovra che diversamente troppo spesso risultava da encefalogramma poco più che piatto. Ora con l'arrivo di Paredes in regia potrebbe essere esaltata un'altra delle qualità migliori del torinese, ovvero farsi trovare libero tra la linea del centrocampo e della difesa avversaria". La Juve, insomma, se lo coccola, ma anche il CT Roberto Mancini inizia a pregustare una convocazione. I campioni, quelli veri, non possono di certo sfuggire di mano.