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Nell'emergenza, Allegri si esalta. E' una delle doti rimaste indiscutibili anche per la critica più feroce, e l'avvicinamento a Juve-Inter è esattamente questo: è emergenziale, scava nella fantasia del tecnico e vedremo cosa porterà nuovamente a galla. Un'idea dovrà maturare per forza, e dovrà farlo a centrocampo: la Juventus, in questo momento, ha soltanto tre centrocampisti di ruolo. Sono Rabiot, Nicolussi Caviglia e Weston McKennie. Non c'è un regista. Ci sono mezzali adattate - come Iling - o  centrocampisti offensivi, tipo Yildiz, potenzialmente a supporto. Se nascesse da qui la nuova "allegrata"?

SENSAZIONE - Sì, perché la sensazione è che in qualche modo Allegri dovrà ottenere una virtù dalla necessità. Una magia da 'mago Max', come veniva chiamato ai tempi delle sostituzioni indovinate nel quinquennio fortunato in bianconero. La seconda era è stata ben più travagliata. Le situazioni sfortunate si sono sommate ai risultati, portando di fatto il quadro a tratti, colori e sfumature tetre. Questa stagione no: c'è il colore della sofferenza. E c'era l'occasione delle scelte: con una gara a settimana, cosa vuoi che accada? Ecco, che Allegri abbia alla fine a disposizione (ad oggi) 14 giocatori per la sfida che può decidere il futuro. E che probabilmente vada a giocarsela senza una mediana di livello. Potrà giocare Cambiaso, potrà farlo Rabiot - la sensazione è proprio questa -, potrebbe persino farlo Nicolussi Caviglia. Sarà tempo di decisioni. E inevitabilmente, necessariamente di Allegrate.