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Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, ora come ora. E invece per fortuna c'è, Weston McKennie, forse la più grande sorpresa di questa prima parte di stagione della Juve se si pensa che in estate sembrava destinato all'addio, chiuso da altri giocatori nel suo ruolo e forse ritenuto anche poco all'altezza di una squadra intenzionata a lottare per obiettivi importanti, lui che aveva faticato persino in una realtà come il Leeds. Lo statunitense non ha mai deluso in questi mesi, nonostante a volte gli sia stato chiesto anche fin troppo: mezzala ed esterno destro, con compiti tanto difensivi quanto offensivi, il "maghetto" ha dimostrato di sapersi destreggiare bene ovunque ci fosse bisogno di lui, sempre con quella grinta, quella voglia di lottare e quello spirito di sacrificio che tanto piacciono a Massimiliano Allegri.

DA 7 IN PAGELLA - L'ennesima prova di tutto ciò è arrivata ieri nel match contro il Frosinone: la prestazione di Weston è stata da 7 in pagella, un dolce regalo di Natale confezionato in un pacchetto colorato e invitante che avrebbe potuto essere ancora più bello se quel tiro in acrobazia avesse centrato la porta, invece che colpire la traversa. Ma la sorpresa più grande? Che in qualche modo riesce a far sembrare tutto facile - e l'assist al bacio per Dusan Vlahovic ne è l'esempio - svolgendo i suoi compiti in campo con una scioltezza quasi disarmante e credendoci sempre, fino alla fine. E se non è juventinità questa... La speranza, adesso, è che sia in forma anche per la Roma.