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Come racconta Tuttosport, ieri, per la prima volta, Giuntoli si è trovato ad affrontare una situazione critica, che potremmo definire "ingombrante". La sconfitta subita contro il Sassuolo, nella partita a Reggio Emilia, è stata una brusca interruzione del percorso di crescita e miglioramento che la squadra di Allegri aveva intrapreso rispetto alla preoccupante stagione precedente. Tuttavia, il fatto che questo percorso sia stato interrotto non implica necessariamente che non possa ripartire, e già domani sera, con la sfida contro il Lecce all'Allianz Stadium, la Juventus avrà l'opportunità di rimettersi in pista.

LE PAROLE - Indipendentemente dall'avversario, la Juventus dovrà mostrare un atteggiamento diverso, soprattutto mentalmente, considerando che a livello fisico la squadra non ha demeritato. Ieri mattina, Cristiano Giuntoli è arrivato presto alla Continassa. Questo suggerisce che abbia dormito poco, probabilmente a causa dell'ansia di affrontare subito la prima sfida importante e di poterla analizzare nel dettaglio. Dopo essersi concentrato principalmente sull'aspetto del mercato tra luglio e agosto, ora si trova a dover svolgere un ruolo diverso: quello di gestore. Un ruolo che l'anno scorso è stato ricoperto da Allegri, costretto a straordinari a causa dell'instabilità dirigenziale e manageriale causata dalle dimissioni del consiglio d'amministrazione alla fine del 2022.

ALLENAMENTO DIVERSO - La Juventus si è allenata per recuperare dalla fatica della partita di sabato sera, mentre oggi sarà giorno di rifinitura in vista della sfida contro il Lecce. Per affrontare questa giornata impegnativa, il direttore tecnico ha adottato un approccio che lo ha portato al successo con il Napoli, culminato nella vittoria dello scudetto, un traguardo atteso da 33 anni dalla città e dal club. Per TS, Giuntoli ha avuto discussioni approfondite con tutti coloro che, con le loro specifiche competenze, contribuiscono alle prestazioni della squadra. Ci sono stati confronti tecnici con Massimiliano Allegri e il suo staff, poi una conversazione con il team responsabile della preparazione fisica per valutare la condizione dei giocatori, e naturalmente, incontri con i giocatori stessi. Per questa sua prima sfida come direttore tecnico, Giuntoli ha agito con cautela, evitando un discorso collettivo nello spogliatoio, ma preferendo conversazioni individuali, soprattutto con i giocatori più esperti. Giuntoli ha ritenuto che la correzione migliore per questa prima sconfitta dovesse concentrarsi sui contenuti più che sulla forma. Inoltre, ha considerato l'età giovane di parte della squadra e ha preferito mantenere un tono meno severo, considerando che il gruppo era già profondamente amareggiato per la performance deludente.