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Paulo Dybala si è stancato. Sempre sul mercato, ora è combattuto: non sa se restare alla Juve o andare via, stufo che il suo nome finisca sempre in chiacchierate di mercato. Un anno fa ha detto no al Manchester United, poi anche al Tottenham e al PSG, per restare a Torino. Ma adesso Pirlo ha scelto Ronaldo come incedibile, e allora Dybala riflette sul proprio futuro.

La sensazione è che Dybala voglia restare, ma ha delle precise richieste. Prima di tutto l’ingaggio: per firmare il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022, secondo quanto riferito da Tuttosport, Dybala chiede 15 milioni di euro netti a stagione, il doppio di quanto guadagna oggi. Vuole essere riconosciuto come top player e pretende un ruolo da protagonista, senza più incertezze. La Juve potrebbe venirgli incontro, offrendo un ritocco verso l’alto e portando l’ingaggio a 10 milioni all’anno, aggiungendo anche una parte variabile legata ad obiettivi personali e di squadra, ma l’argentino, come ruolo, sarà sempre considerato un passo indietro rispetto a Ronaldo.

E allora Dybala, se non dovesse partire o rinnovare entro un anno, potrebbe decidere di restare, sì, ma senza più rinnovo, e aspettare così la scadenza del contratto, a giugno 2022, per poi liberarsi a parametro zero, trattando fin da gennaio (2022) con un’altra squadra. Un’eventualità che i dirigenti della Juve vogliono evitare, perché nella rosa bianconera la Joya è uno dei giocatori che può portare, in caso di cessione, più soldi e dunque plusvalenza. 

Esiste allora un’altra alternativa: Dybala potrebbe scegliere di andarsene, lasciare la Juve a testa alta (tanti club interessati: Real, Manchester City, Atletico e United), stufo di essere sempre sul mercato e non scelto per essere il simbolo della squadra del futuro. In quel caso, nell’ottica di Paulo, meglio fare le valigie e cercare una società che creda in lui. La Juve non accetterà cifre inferiori a 100 milioni, e allora potrebbe tornare di moda l’idea di uno scambio, magari con conguaglio: Gabriel Jesus con il City, Isco o Asensio con il Real, Morata con l’Atletico e, soprattutto, Pogba con lo United.