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A un fallo da rigore dalla gloria. Sono passati cinque anni dalla finale di Berlino: negli occhi ancora la passerella finale, con quel Barcellona meraviglioso ad applaudire una Juve stanca, stremata, spezzata insieme al suo sogno di outsider. Che non era nient'altro, quella Juve. Se non un'incredibile tempesta, un uragano pronto ad abbattersi sopra ogni ostacolo. Anche su quel Barça, baciato appassionatamente dalla fortuna. 

A un fallo da rigore dalla gloria, sì. Perché le finali vivono di momenti, e un lasso sostanziale fu la risalita bianconera. Il gol di Morata fu l'illusione di averla nuovamente in mano, il possibile penalty su Pogba un fastidioso amaro che non va giù. Nemmeno dopo anni. 

Sarebbe ingiusto definirlo 'furto', come impropriamente racconta parte della tifoseria juventina. Però allo stesso tempo non andrebbe dimenticato nei taccuini e nei racconti, specialmente nei ricordi. La Juve, nella sua storia di epiloghi europei, si è presa troppe sberle senza senso. Capitò anche a Berlino, e quella squadra meritava ben altro dal suo destino.