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Per due leader che lasciano, eccone altrettanti che avanzano. Sono Dusan Vlahovic, Federico Chiesa e Matthijs De Ligt i volti del nuovo corso della Juve, che dalla prossima stagione dovrà fare a meno di due giocatori "storici" come Giorgio Chiellini e Paulo Dybala. Due in attacco, uno in difesa: in attesa di capire a chi saranno affidate le chiavi del centrocampo, le prime certezze bianconere per il prossimo futuro corrono sull'asse serbo-italiano-olandese, rappresentato dai tre giovani che i tifosi sono già pronti a definire i "pilastri" della squadra che verrà, con la speranza che il loro matrimonio con la Signora possa durare a lungo. 

Per Vlahovic, in questo senso, non dovrebbero esserci dubbi: la Juve lo ha voluto con tutte le sue forze, tanto da anticipare l'investimento per lui a gennaio pur di battere la concorrenza e stroncare sul nascere l'assalto estivo di altre pretendenti, facendogli firmare un contratto fino al 2026. Per quanto riguarda Chiesa, ufficialmente riscattato dalla Fiorentina, non resta che attendere il suo definitivo recupero dall'infortunio, quella maledetta rottura del crociato che lo ha fermato proprio sul più bello, dopo un Europeo vinto da protagonista e una prima parte di stagione in bianconero che sembrava promettere più che bene. Infine il "gigante" De Ligt, erede di quel Chiellini che ieri sera ha sostituito al 17° minuto di gioco, in un passaggio di consegne neanche troppo simbolico. Anche nel suo caso, l'esperienza all'ombra della Mole sembra tutt'altro che vicina alla conclusione: la trattativa per il rinnovo di contratto, almeno fino al 2026, pare ben impostata; se ne riparlerà sicuramente, anche per limare tutti i dettagli, ma le basi sono state poste. Almeno osservando questo asse, il futuro della Juve sembra in buone mani.