LA DOPPIA IDEA - Per il primo, in realtà, un impegno di questo tipo non è una novità assoluta, dato che l'allenatore livornese lo ha già schierato a "galleggiare" tra le linee per sfruttarne la capacità di controllare bene il pallone, con stop orientati che permettono di rubare un tempo di gioco agli avversari e verticalizzare velocemente. Per essere ancora più "completo" a Miretti manca solo un po' di precisione sottoporta e di lucidità nell'ultimo passaggio, aspetti sui quali ha certamente tutto il tempo di migliorare. Passando a Yildiz, invece, ciò che finora gli ha consentito di ricavarsi uno spazio non indifferente nelle gerarchie della rosa è la duttilità, dote che ha spinto Allegri a utilizzarlo sia come esterno di centrocampo che da mezzala, oltre che da seconda punta o tre quarti in base alle necessità; posizione, quest'ultima, che si avvicina di più alle esigenze di copertura alle assenze di Pogba, giocatore con cui Yildiz - con la personalità che ha già dimostrato - non sembra nemmeno temere il confronto.
Juve, chi sostituisce Pogba? Si punta sul talento, Allegri ha due idee
Questa volta la sua permanenza dalle parti del JMedical dovrebbe essere breve, ma in una situazione come la sua è sempre difficile fare previsioni troppo ottimistiche. Paul Pogba tende ancora ad essere un'incognita per la Juve, a causa di una condizione fisica sempre precaria che suggerisce di non fare eccessivo affidamento su di lui, nei ragionamenti tecnici e tattici in vista degli impegni ufficiali sul campo. Ecco perché Massimiliano Allegri, come spiega Tuttosport, sta lavorando sulle due possibili alternative, i due giocatori sui quali puntare nei momenti in cui il Polpo non sarà a disposizione. Si tratta di Fabio Miretti e Kenan Yildiz, due giovanissimi talenti intenzionati a stupire.
LA DOPPIA IDEA - Per il primo, in realtà, un impegno di questo tipo non è una novità assoluta, dato che l'allenatore livornese lo ha già schierato a "galleggiare" tra le linee per sfruttarne la capacità di controllare bene il pallone, con stop orientati che permettono di rubare un tempo di gioco agli avversari e verticalizzare velocemente. Per essere ancora più "completo" a Miretti manca solo un po' di precisione sottoporta e di lucidità nell'ultimo passaggio, aspetti sui quali ha certamente tutto il tempo di migliorare. Passando a Yildiz, invece, ciò che finora gli ha consentito di ricavarsi uno spazio non indifferente nelle gerarchie della rosa è la duttilità, dote che ha spinto Allegri a utilizzarlo sia come esterno di centrocampo che da mezzala, oltre che da seconda punta o tre quarti in base alle necessità; posizione, quest'ultima, che si avvicina di più alle esigenze di copertura alle assenze di Pogba, giocatore con cui Yildiz - con la personalità che ha già dimostrato - non sembra nemmeno temere il confronto.
LA DOPPIA IDEA - Per il primo, in realtà, un impegno di questo tipo non è una novità assoluta, dato che l'allenatore livornese lo ha già schierato a "galleggiare" tra le linee per sfruttarne la capacità di controllare bene il pallone, con stop orientati che permettono di rubare un tempo di gioco agli avversari e verticalizzare velocemente. Per essere ancora più "completo" a Miretti manca solo un po' di precisione sottoporta e di lucidità nell'ultimo passaggio, aspetti sui quali ha certamente tutto il tempo di migliorare. Passando a Yildiz, invece, ciò che finora gli ha consentito di ricavarsi uno spazio non indifferente nelle gerarchie della rosa è la duttilità, dote che ha spinto Allegri a utilizzarlo sia come esterno di centrocampo che da mezzala, oltre che da seconda punta o tre quarti in base alle necessità; posizione, quest'ultima, che si avvicina di più alle esigenze di copertura alle assenze di Pogba, giocatore con cui Yildiz - con la personalità che ha già dimostrato - non sembra nemmeno temere il confronto.