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AAA Weston McKennie cercasi. Che fine ha fatto il giocatore vivace, dinamico e brillante visto all'opera lo scorso anno con la Juventus di Andrea Pirlo? Chi può saperlo, di sicuro in questa prima parte di stagione non se n'è ancora trovata nessuna traccia: anche ieri, nel derby contro il Torino, il giocatore texano è sembrato nient'altro che la copia sbiadita di quello in campo fino a pochi mesi fa, in grado di "mordere" gli avversari con la sua intensità a centrocampo e di proporsi positivamente in fase offensiva, con incursioni personali e suggerimenti per i compagni. Partito da titolare, ancora una volta il giovane texano è sembrato in preda alla confusione più totale, sbagliando praticamente tutto il possibile compresa un'importante occasione sotto porta a inizio gara, un errore che di certo non ha contribuito ad aumentare la sua fiducia per la parte restante del match.
"Quest'anno devi fare dieci gol in campionato": così Massimiliano Allegri aveva spronato McKennie durante l'amichevole estiva contro il Cesena, facendogli capire il suo desiderio di averlo tra i protagonisti della squadra, in cerca di soluzioni offensive anche dal reparto centrale. Che cosa è successo nel frattempo? L'americano classe 1998, ancora a secco di reti e con tante bocciature sul "groppone", pare irriconoscibile: probabilmente le voci di mercato - con gli accostamenti a diversi club di Premier League - e la consapevolezza di non essere più al centro del progetto, nonostante i buoni propositi iniziali di Allegri, hanno finito per minare le sue certezze, spingendolo in una sorta di "buco nero" da cui sembra non filtrare alcuno spiraglio di luce. Nel mezzo anche i problemi con la Nazionale statunitense, che a inizio settembre lo ha escluso dalla squadra a seguito delle sue violazioni delle norme anti Covid. Un periodo da dimenticare, insomma, per il centrocampista bianconero, che ora avrà una preziosa occasione per riscattarsi proprio con la formazione a stelle e strisce, in attesa del rientro a Torino per un altro ciclo "di fuoco". Prima gli USA, poi la Juventus. Per McKennie è tempo di riprendersi le sue squadre.