KULUSEVSKI ALLA DE BRUYNE - Al 19 gennaio forse non sarebbe il caso di cimentarsi in qualcosa di ignoto, perché i punti di ogni partita peseranno come macigni, si tornerà in campo europeo e le chance non dovranno essere sprecate per sperimentazioni spregiudicate. Ma forse, un tentativo con Kulusevski, vale la pena farlo. E qui riecheggia l’evoluzione tattica che lo svedese potrebbe intraprendere nel corso della carriera, ovvero diventare una mezzala alla De Bruyne, come molti tifosi e addetti ai lavori hanno suggerito tempo fa (tweet in gallery) PREDISPOSIZIONE AL LAVORO E DOTI - Il tempo scarseggia, il giro di boa della stagione è dietro l’angolo e bisogna constatare che Pirlo non ha mai provato l’ex Parma in questo ruolo. Ma la voglia di dare un nuovo impulso al reparto dove in carriera fu Maestro potrebbe spingerlo a percorrere sentieri inesplorati. Poco tempo, come detto, ma Kulusevski ha le carte in regola per bruciare le tappe. Il primo indizio arriva da lui stesso, quando disse di voler diventare come il belga del Manchester City e di studiarlo a fondo. In secondo battuta, lo svedese è un ragazzo del 2000, con grande predisposizione al lavoro dalle qualità tecnico-tattiche e fisiche innate, che può dedicare per imparare i trucchi del mestiere di mezzala. Magari il connubio tra doti e volontà possono regalare a Pirlo un nuovo innesto per il centrocampo, al posto di attingere dal mercato dove i soldi scarseggiano.
Juve, centrocampo inconsistente: Pirlo, perché non sperimentare Kulusevski?
È uno degli argomenti caldi del post-Inter, perché semplicemente non è parso all’altezza delle grandi sfide. Il centrocampo deve cambiare marcia, perché la pochezza e la flemma mostrate contro i nerazzurri non possono essere peculiarità di un reparto che vuole dominare gioco, Italia ed Europa. Serve una svolta, che domani contro il Napoli può essere data da McKennie (entrato a gara in corso contro l’Inter, reduce da un fastidio muscolare), oppure dal mercato. Oppure ancora, dal cilindro degli esperimenti di Pirlo.
KULUSEVSKI ALLA DE BRUYNE - Al 19 gennaio forse non sarebbe il caso di cimentarsi in qualcosa di ignoto, perché i punti di ogni partita peseranno come macigni, si tornerà in campo europeo e le chance non dovranno essere sprecate per sperimentazioni spregiudicate. Ma forse, un tentativo con Kulusevski, vale la pena farlo. E qui riecheggia l’evoluzione tattica che lo svedese potrebbe intraprendere nel corso della carriera, ovvero diventare una mezzala alla De Bruyne, come molti tifosi e addetti ai lavori hanno suggerito tempo fa (tweet in gallery) PREDISPOSIZIONE AL LAVORO E DOTI - Il tempo scarseggia, il giro di boa della stagione è dietro l’angolo e bisogna constatare che Pirlo non ha mai provato l’ex Parma in questo ruolo. Ma la voglia di dare un nuovo impulso al reparto dove in carriera fu Maestro potrebbe spingerlo a percorrere sentieri inesplorati. Poco tempo, come detto, ma Kulusevski ha le carte in regola per bruciare le tappe. Il primo indizio arriva da lui stesso, quando disse di voler diventare come il belga del Manchester City e di studiarlo a fondo. In secondo battuta, lo svedese è un ragazzo del 2000, con grande predisposizione al lavoro dalle qualità tecnico-tattiche e fisiche innate, che può dedicare per imparare i trucchi del mestiere di mezzala. Magari il connubio tra doti e volontà possono regalare a Pirlo un nuovo innesto per il centrocampo, al posto di attingere dal mercato dove i soldi scarseggiano.
KULUSEVSKI ALLA DE BRUYNE - Al 19 gennaio forse non sarebbe il caso di cimentarsi in qualcosa di ignoto, perché i punti di ogni partita peseranno come macigni, si tornerà in campo europeo e le chance non dovranno essere sprecate per sperimentazioni spregiudicate. Ma forse, un tentativo con Kulusevski, vale la pena farlo. E qui riecheggia l’evoluzione tattica che lo svedese potrebbe intraprendere nel corso della carriera, ovvero diventare una mezzala alla De Bruyne, come molti tifosi e addetti ai lavori hanno suggerito tempo fa (tweet in gallery) PREDISPOSIZIONE AL LAVORO E DOTI - Il tempo scarseggia, il giro di boa della stagione è dietro l’angolo e bisogna constatare che Pirlo non ha mai provato l’ex Parma in questo ruolo. Ma la voglia di dare un nuovo impulso al reparto dove in carriera fu Maestro potrebbe spingerlo a percorrere sentieri inesplorati. Poco tempo, come detto, ma Kulusevski ha le carte in regola per bruciare le tappe. Il primo indizio arriva da lui stesso, quando disse di voler diventare come il belga del Manchester City e di studiarlo a fondo. In secondo battuta, lo svedese è un ragazzo del 2000, con grande predisposizione al lavoro dalle qualità tecnico-tattiche e fisiche innate, che può dedicare per imparare i trucchi del mestiere di mezzala. Magari il connubio tra doti e volontà possono regalare a Pirlo un nuovo innesto per il centrocampo, al posto di attingere dal mercato dove i soldi scarseggiano.