COSA L'ASPETTA - "Quello che sa: all'inizio curiosità, forse anche benevolenza, perché un uomo del suo spessore ne merita, ma alla quinta partita uscirà da questa zona protetta e finirà per ritrovarsi accerchiato dalle difficoltà che vive ogni allenatore. Attenzione: siamo al cospetto di un ragazzo intelligentissimo, che ha una visione già fatta del calcio. Saprà gestire e allenare, non ci sono dubbi. Si ritroverà la Juventus, dico la Juventus, al fianco. Ma gli verranno chiesti risultati e anche in fretta".
SARRI - "Sono rimasto stupito perché la sua mentalità si cominciava a intravedere. Ha avuto difficoltà, penso alla polmonite all'inizio, alla necessità di diffondere i propri concetti, al Covid, ma la sua Juventus stava provando a imporre il proprio sistema. Esperienza cominciata male, con quel malanno che gli ha sottratto un mese e anche più di ritiro, è finita peggio".
SCUDETTO - "Mi sembra più aperto, anche se la Juventus visto chi c'è, resterà quella con l'organico più forte con CR7. Però siamo alla vigilia di una scoperta: non è possibile prevedere cosa accadrà con Pirlo, come sarà il suo impatto. La Lazio è reduce da una stagione entusiasmante, l'Inter ha calciatori di rispetto e un allenatore che pesa. Il Milan ha approfittato del lavoro di Pioli alla distanza, l'Atalanta resterà tra le sicure protagoniste. Chi mi ha deluso è stata la Roma e ora bisogna verificare gli effetti del cambio di prorietà, c'è un mese di tempo per il mercato, ma tranne Napoli e Inter nessuno è intervenuto".