
Juve campione d'Italia, il PAGELLONE: Ronaldo e Chiellini trascinatori
Le pagelle dello scudetto della Juve nella nostra gallery

Douglas Costa 5.5 – Non dà continuità alla prima ottima stagione in bianconero. Dopo una manciata di partite viene giustamente squalificato per lo sputo a Di Francesco. Sta fuori quattro partite, nel frattempo si fa male e non rientra mai davvero in forma. Uno di quelli che se a fine anno salutasse non sarebbe una sorpresa. Anzi.

Barzagli 6 – Tartassato dagli infortuni ma il voto alla carriera è 10. Chiude la stagione con l’ottavo scudetto consecutivo. È l’unico insieme a Chiellini ad aver alzato tutti gli scudetti di questo ciclo leggendario.

Caceres 6 – Arriva a gennaio per tappare il buco lasciato da Benatia. Fa il suo quando è chiamato in causa anche se non dimostra mai di essere in grande forma fisica.

Cuadrado 6.5 – L’inizio era stato promettente: due assist e un gol in 11 presenze. A dicembre è costretto ad operarsi al ginocchio, si rivederà negli ultimi match della stagione, a campionato già deciso.

Perin 6.5 – Otto presenze e qualche acciacco fisico di troppo. Nel suo primo anno in bianconero non ha avuto la costanza di altri numeri 12 che sono passati da Torino negli ultimi anni.

Alex Sandro 6.5 – Pure lui rinnova il contratto con la Juve ma dopo un discreto inizio di stagione conferma di non essere ai livelli del suo primo anno in bianconero. Ora il futuro è un’incognita. La partenza in estate non sorprenderebbe.

Spinazzola 6.5 – Le presenze in Serie A si contano sulle dita di una mano perché ci mette un girone intero a recuperare dall’intervento al ginocchio subito in estate. Balbetta un po' nella difesa a quattro, meglio in quella a tre dove gioca a centrocampo ed ha più campo per pigiare sull’acceleratore.

Khedira 6.5 – I guai fisici lo costringono spesso a guardare dalla tribuna. Quest’anno gli sono capitate di tutte, dai classici infortuni muscolari all’aritmia atriale. Ad oggi ha giocato poco più di 700 minuti in Serie A. Due gol.

Rugani 7 – Un anno importante perché scala le gerarchie di Allegri quando Benatia forza per lasciare la Juve a gennaio e rinnova il contratto con i bianconeri. Due gol all'attivo ma non è ancora un leader difensivo. La Juve ha prolungato il suo accordo proprio perché spera che lo diventi.

Dybala 7 – È l’uomo che unisce attacco e centrocampo ma è un ruolo che a lui non piace e nessuno, né lui né Allegri, lo negano. Gioca dove c’è bisogno e non dove gli piacerebbe di più. In fase realizzativa è la sua peggior stagione da quando è alla Juve. Non risparmia i musi lunghi per la gestione di Max.

Bonucci 7 – Il gol contro il Napoli a inizio stagione trasforma i fischi del popolo juventino in applausi. Qualche scivolone di troppo in fase di marcatura. Ha qualche gol sulla coscienza.

Emre Can 7.5 – Allegri ci punta sempre anche se a inizio stagione entra spesso dalla panchina. A ottobre un nodulo tiroideo lo costringe all’operazione e ad oltre due mesi di recupero. Come Pjanic chiude in crescendo. È un centrocampista di livello internazionale e l’impressione è che questo sia solo l’inizio. Il vero Emre Can lo vedremo la prossima stagione.

Bernardeschi 7.5 – A inizio stagione sembra l’unico a parlare il linguaggio di Cristiano Ronaldo. Berna cresce anche grazie all’esempio di CR7 ma non trova mai davvero continuità come dimostrano i due gol e quattro assist in 23 presenze. Anche nel suo caso, qualche acciacco fisico di troppo ne condiziona il rendimento. Il bello deve ancora venire.

Kean 7.5 – Arriva all’improvviso come la primavera e non smette mai di segnare. Di fronte alla porta non trema mai. È il futuro della Juve e della nazionale. Ora rinnovare il suo contratto è una priorità.

Bentancur 7.5 – Gioca con così tanta naturalezza che spesso ci si dimentica che stiamo parlando di un calciatore di appena 22 anni. Allegri lo toglie dalla cabina di regia e lo sposta mezzala, mossa azzeccata. Benta segna le sue prime due reti in bianconero e dedica la prima (segnata a Udine) alla mamma “che lo guarda dal cielo”.

De Sciglio 7.5 – Non darà nell’occhio come Cancelo ma le sue prestazioni sono sempre all’altezza. Quando Allegri punta su di lui la fascia di competenza è sempre sigillata. Sicurezza.

Matuidi 8 – Tira sempre la carretta di una Juve che ha tanti piedi buoni in tutte le zone del campo. Lui non fa della tecnica la sua arma migliore ma corre come un forsennato. Quando non c’è si sente.

Szczesny 8.5 – Non è una sorpresa ma rimpiazzare Buffon senza farlo rimpiangere non era impresa da poco. La difesa l’ha aiutato come negli anni d’oro di Super Gigi ma quando lui è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. Il top a San Siro contro il Milan, con il rigore parato su Higuain.

Cancelo 8.5 – Nella prima parte di stagione è un’ira di dio. Devastante sulla fascia destra con corsa continua e assist perfetti. A dicembre un’operazione al menisco lo tiene fuori per un mesetto e da quel momento le sue prestazioni calano un po'. Deve crescere a livello difensivo ma resta un crack nonché, potenzialmente, il miglior terzino destro al mondo.
Commenti
(0)