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Esattamente un anno fa, il 28 novembre 2022, Andrea Agnelli e l'intero Cda della Juventus rassegnava le dimissioni, dando via ad una rivoluzione societaria che ha visto nei mesi successivi in prima fila Francesco Calvo, tornato in società dopo esserci stato dal 2011 al 2015. Il dirigente è stato uno degli uomini chiave durante i complicati mesi della passata stagione, tra cambiamenti societari e inchieste giudiziarie. Si è occupato della parte sportiva (e non solo), portando poi a Torino in estate Cristiano Giuntoli, che nella nuova struttura del club ha preso in mano la gestione della prima squadra. E Calvo? E' passato dal ruolo direttore generale a quello di “Managing Director Revenue & Football Development”. Cioè, è a capo di tutte le aree sportive e di sviluppo del club bianconero, eccezion fatta per la prima squadra, guidata dalla coppia Giuntoli-Manna. 

Non si può quindi dire che non è più centrale in questa Juve, anzi; semplicemente non appare più come qualche mese fa davanti alle telecamere. E' un po' più lontano dalla prima squadra ma non dalla Juve in senso generale. Una scelta condivisa dallo stesso Calvo e che non è sicuramente stata "contestata" da Allegri. Già nel finale della passata stagione, il rapporto tra i due era stato un argomento di dibattito, con molti che hanno ipotizzato ad una "frattura" anche a seguito di alcune dichiarazioni di Allegri. Indiscrezioni che però in concreto non hanno portato a un addio; entrambi sono rimasti, anche se un po' più "distanti", con Giuntoli (e Manna), che sono quotidianamente al fianco del tecnico.

In questi giorni, le notizie che riguardano Antonio Conte e un possibile ritorno alla Juve in caso Allegri, in accordo con il club, decidesse di terminare con un anno di anticipo l'avventura in bianconero, hanno riportato Calvo al centro della scena. In particolare per le voci su un incontro (non confermato) che ci sarebbe stato tra Conte e il dirigente durante una visita del tecnico a Vinovo, dove si allenano le giovanili bianconere. Calvo ha gli uffici alla Continassa e non a Vinovo. In ogni caso, comunque, la giornata trascorsa dal tecnico era finalizzata solo per rivedere l'amico ed ex compagno Paolo Montero, tecnico della Primavera. Nessun "blitz" di mercato, non fino ad ora, almeno.