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Lunedì la Juventus torna in campo, tra le mura amiche dell'Allianz Stadium contro il Cagliari. Una sfida importante, per togliersi di dosso i fantasmi di un 2019 finito in scricchiolio rispetto a come la stessa stagione in corso è cominciata. La Juventus di Maurizio Sarri sembra un po' meno corazzata, dopo la doppia sconfitta con la Lazio (ed una Supercoppa lasciata in Arabia Saudita): così, il test con il Cagliari diventa ancor più significativo, specialmente per il campionato impressionante che stanno facendo i sardi. Nell'anno del centenario, il club in mano a Tommaso Giulini non si è risparmiato, riproponendo i fasti andati di quando in campo c'era Gigi Riva. Dallo Scudetto nel '70 all'attuale presidenza onoraria, Rombo di tuono ha ricordato con affetto alle chiamate di Giampiero Boniperti, che ogni anno provava a strapparlo alla Sardegna per venire a Torino. 

Dopo la terza volta che avevo rifiutato il trasferimento loro avevano capito che non mi sarei mosso" ha ammesso Riva, a CuoreRossoblù. "Tuttavia mi chiamavano ogni anno. Si, Agnelli, certo. Mi voleva. Ma quello che proprio non mollava mai era Boniperti. Mi chiamava ogni anno. Partiva da lontano col discorso, ma poi arrivava sempre lì, alla Juve. E ogni volta io gli ho risposto cortesemente di no. Per amore di questa terra, come è noto. Poi anche per orgoglio, quando giocavo, ho sempre difeso la mia scelta, ma ovviamente qualche dubbio per la testa ti passava". 

Un curioso retroscena, una storia in parte nota per chi ha avuto la possibilità di conoscere la carriera di Riva. Così, lo stesso Presidente onorario del club cagliaritano ha voluto fare anche il suo piccolo pronostico su quella che sarà la sfida di lunedì: "​Mi piacerebbe che ci facessero una bella sorpresa a Torino, con la Juve..." ha ancora aggiunto, sogghignando al pensiero che il suo Cagliari possa fare il colpaccio contro la capolista. La Juventus deve, dal canto suo, stare allerta, perché i sardi vogliono riprendere il ruolo di marcia che ne ha contraddistinto questo buon avvio di campionato. Sarà partita vera, come l'avrebbe giocata Riva.