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Massimiliano Allegri parla così in conferenza stampa: ecco le sue parole alla vigilia di Juve-Cagliari.

CICLO - "La partita di domani? Importante sotto tutti i punti di vista. Chiude il ciclo pre sosta, che è difficile. E anche per la classifica. I punti di domani servono ad allungare o mantenere i punti di vantaggio sulla quinta". 

GIOVANI - "I più leader? Lo vedremo col tempo. Non li decide l'allenatore, ma si decide all'interno dello spogliatoio"

CAPITANO - "Sarà Locatelli. Fresco di rinnovo. Gli diamo un bel premio"

TURNOVER - "Continuerà a giocare Szczesny. Non giocando le coppe abbiamo molte partite in meno, c'è più recupero. Mattia Perin è diventato veramente di alto livello, sarà un anno un po' più difficile per lui perché dovrà giocare meno. Tutti dobbiamo lavorare per far sì che la Juve giochi in Champions".

HUIJSEN - "Domani partirà Gatti, non possiamo fare calcoli. Domani è la partita più importante. Il Cagliari viene da tre successi, è molto pericoloso, Ranieri in panchina non ti dà vantaggi. Non è poco. Ha giocatori davanti che hanno velocità e tecnica. Petagna e Pavoletti danno fisicità. Domani sarà difficile, bisognerà avere molta pazienza. Bisognerà fare una partita di tecnica e soprattutto non perdere la cosa più importante: la compattezza di squadra. L'errore dietro l'angolo è quello di strafare. Domani non c'è da strafare, ma fare la normalità. La normalità è avere l'obiettivo davanti: quando finisce la partita serve portare a casa i tre punti contro una squadra che sta facendo bene".

VERSO JUVE-INTER - "La partita col Cagliari è difficile, non tanto perché abbiamo l'Inter e prima la sosta. Abbiamo un periodo di risultati importanti, questo può abbassare l'attenzione e l'energia. E' una partita importante di campionato. Va affrontata con serenità, ma soprattutto umiltà e rispetto di una squadra che sta facendo molto bene, senza pensare a ciò che sarà tra 15 giorni. Importante la partita di domani, sennò buttiamo quanto fatto nelle ultime partite".



SEGRETO - "Il calcio non è una scienza esatta. Tutti gli anni sono diversi. Quel che dico e credo è che sia un gruppo di ragazzi straordinario, stanno facendo cose importanti sapendo di aver fatto 11 partite e non l'intera stagione, l'obiettivo però è fine stagione. Lavoriamo col profilo basso, facendo forza sui nostri limiti, dopo la sosta rientrerà Alex Sandro. Non credo Danilo. Weah rientrerà  dopo la sosta"

MERCATO - "Non ne abbiamo parlato con la società. Ora conta il gruppo di giocatori coeso, granitico, lavoriamo per essere ancora più forti. La forza di questo gruppo sono quelli che non giocano. Cioè quelli che hanno trovato meno spazio Tengono l'intensità alta in allenamento e bisogna andare avanti su questo e concentrarsi. Del futuro non si sa cosa succede, conta tenere umiltà e rispetto del Cagliari che domani ci verrà a dare filo da torcere".

RIENTRO DIRIGENTI - "Non riguarda me. Sono decisioni della società. Sul mio settore penso ai giocatori, allo staff, a quelli che lavorano alla Continassa. Poi sono cose che altre persone, AD, direttore, che decideranno, per il bene della società".

CAMPO - "Al posto di Rabiot? Abbiamo Locatelli, McKennie, Miretti, Nicolussi più Nonge. Cresciuto molto nell'ultima settimana. Devo ancora decidere davanti, stanno tutti bene, ma chi gioca e chi entra dà il proprio contributo. Come a Firenze, fino al 65' hanno lavorato bene Chiesa e Kean. Poi c'era bisogno di Vlahovic e Milik, sono entrati molto bene. Bisogna andare avanti con questo spirito, con questa voglia, mettere da parte gli obiettivi personali per essere al servizio della squadra".

PERCORSO - "Cambiato? Sono cambiato sicuramente. Quando uno si guarda, poi uno si pensa ancora giovane e con le foto vecchie... Non le guardo mai, sono vecchie ma ti lasciano un po' di tristezza addosso. Sono cambiato. Come giocava quel Cagliari? Avevo la fortuna di allenare un Cagliari, per la dimensione della squadra, dove mi sono divertito molto, con giocatori bravi. Normale, sono cambiato, sono cambiati i giocatori. Ho fatto dei salti in avanti allenando 4 anni il Milan e 8 la Juventus. Uno cresce, cambia, devo cercare di migliorare. Ma non è una differenza di gioco, ogni anno è diverso dall'altro. Ma in 19 anni di carriera non c'è mai stato un anno davvero uguale all'altro. Ho dei ricordi straordinari di Cagliari, amici. Due anni da allenatore e da giocatore 3 anni, 5 anni straordinari". 

ILING-CAMBIASO - "Mancando Weah e Rabiot, potrei spostare McKennie in mezzo e uno dei due può giocare largo. Magari uno dei due può giocare a destra". 

DANILO - "Stiamo attenti. Quello che ha avuto è una cosa profonda, essendo profonda ci sono rischi maggiori. Facciamo un passo alla volta. Se rientra con l'Inter, tanto meglio. Se c'è qualche rischio preferisco posticipare il rientro".

RISORGIMENTO ITALIANO - "Non so cosa sia successo in Europa. In Italia si tende a sminuire il valore che abbiamo. Le italiane hanno sempre fatto bene in Europa, poi può andare meglio o peggio. Le italiane stanno facendo bene. Ecco perché dobbiamo avere l'obiettivo di rientrare in Champions, che è uno stimolo e una vetrina importante a 360 gradi".