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Se in questi anni il centrocampo della Juventus è stato quasi sempre al centro delle critiche e il simbolo di una squadra che anno dopo anno calava di rendimento e risultati, dalla sfida di Champions League contro il Psg arriva un segnale importante. Un centrocampo dinamico, di qualità e di personalità è possibile: nonostante l'assenza dei due giocatori che sono stati presi quest'estate proprio per cambiare radicalmente il volto del reparto, ovvero Paul Pogba e Leandro Paredes. Entrambi fuori per infortunio; il francese che ancora non ha potuto far vedere quanto effettivamente potrebbe dare a questa squadra mentre l'ex Psg che anche quando ha giocato non è sembrato riuscire a limare le mancanze di regia che Allegri tanto chiedeva.

Ecco allora che complice l'emergenza totale, a centrocampo ma non solo, spunta fuori un nuovo reparto in mezzo al campo che convince - almeno nei 90 minuti contro il Psg - e che i tifosi sperano di continuare a vedere. Locatelli, Fagioli, Rabiot, con Miretti libero di muoversi negli spazi e in generale una freschezza che pochissime volte è stata presente negli ultimi anni. Rabiot continua ad essere una certezza positiva di questo inizio di stagione e Locatelli, reduce da una delle miglior partite da quando è a Torino, sembra rinato con Miretti e Fagioli vicino a lui. Quest'ultimi in grado di dialogare e creare spazi con movimenti continui. Se la Juve ha convinto ieri sera, soprattutto paragonandola alle altre prestazioni di questa Champions, è indubbio che buona parte del merito sia proprio di questo nuovo centrocampo, che non è certo quello che Allegri si immaginava a inizio stagione ma che potrebbe fornire piacevoli sorprese.