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Più grave del previsto. L'infortunio di Leonardo Bonucci non è soltanto qualcosa di passeggero: il problema c'è e penalizza la Juve, perché il difensore resterà fuori per circa 20 giorni, quasi quanto Giorgio Chiellini. 

LE PAROLE DI LEO - Ieri, Bonucci si è presentato in conferenza stampa e non esattamente per annunciare la partita numero 100 in nazionale. Il dolore se lo trascina da tempo, dalle prime battute dell'ultimo mini ciclo: devastante. Con la Lazio si è riacutizzato, pertanto Leo si è dovuto arrendere al naturale 'crollo': "Ho chiesto troppo al mio fisico in queste settimane. Dopo la partita con la Lazio il dolore si è rifatto sentire. Ho provato a recuperare in questi giorni, perché c’era un appuntamento importante per la squadra e per me. Ma l’infortunio mi dà ancora fastidio e non mi lascia sereno. Torno a Torino. A 33 anni devo cominciare ad ascoltare il mio corpo. Dovrei diventare più razionale, ma sono fatto così. Se sono diventato capitano della Nazionale, con Chiellini, è perché vado sempre al limite. Siamo allenati a giocare tanto, ma aver ripreso presto, senza precampionato e giocare tanto aumenta gli infortuni. Io ho dato la mia disponibilità a entrare nel Consiglio direttivo dell’associazione calciatori. I giocatori più rappresentativi devono muoversi. Va trovato un punto d’incontro tra le componenti che metta al primo posto la salute dei calciatori. E un’intesa sugli stipendi. Il Covid sta attaccando il mondo, dobbiamo avere una strategia anche noi".