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Intervistato dal Corriere dello Sport l'ex attaccante di Roma e Juventus e presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek, ha parlato così.

MILIK - "Con la fiducia dell’allenatore, Milik può fare le fortune di ogni squadra. Arek è un attaccante capace di giocare in qualsiasi squadra al mondo, ci ho parlato ma non entro nel dettaglio. Si chiacchiera da troppo tempo del suo futuro: di certo le sue qualità tecniche non hanno bisogno di sponsor".

PIRLO - "A me piacciono le scommesse di questo tipo, le ho fatte in passato indirizzando anche io l’attenzione su allenatori giovani, gli “insospettabili”, quelli che nessuno immaginava di vedere lì, in panchina. La Juventus, col Bayern Monaco, è uno dei due primi club al mondo per organizzazione: Pirlo avrà il sostegno di tutti e già questo sarà un buon punto di partenza. E poi, in campo non ci va mai l’allenatore, non vinci con lui, ma coi giocatori. Dirigere dalla panchina la Juventus potrà essere “stressante”, ma il palcoscenico è di quelli di primissima fascia. Quanto a Sarri, ha comunque vinto lo scudetto, che poi è il nono di fila, con disinvoltura. La Champions? Non è andata per il verso giusto".

DYBALA - "Paulo è uno dei due-tre giocatori migliori al mondo nel suo ruolo. Io li chiamo attaccanti appesi. Sono attaccanti che giocano dietro la prima punta, si muovono in quello spazio e trovano la strada per il gol. Magari, non al 100% incedibile, perché la Juve insieme al Bayern Monaco è la società con la gestione migliore. Sanno quello che fanno e io capisco che sia giusto guardare il bilancio. Però farei tutto il possibile per continuare con Dybala, che è entrato nell’età migliore della vita. Ha 26 anni, è pronto per giocare per 4-5-6 anni al massimo".