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Dunque, chi calciava meglio? Si è risolto con un atto democristiano di Pirlo: 'Parlano i numeri'. E i numeri premierebbero il tecnico bianconero, che in A ne ha segnati quasi 30 ma che in giro per le altre competizioni ne ha totalizzate 46. Numeri mostruosi. Che però non interessano più: ciò che conta, per la Juventus, è che ci sia immediatamente la risalita in campionato. Perchè "vincere aiuta a vincere" e la Supercoppa in questo senso può lasciare assolutamente scorie. 

L'INCONTRO - E chissà che nell'abbraccio pre partita tra i due, Miha non gli ricordi quell'incontro a Coverciano già menzionato in conferenza. Pirlo era tra gli allievi: "Quel giorno non tralasciai nulla, niente segreti, mi piace raccontare il mio calcio. Alla fine Pirlo mi mandò un messaggio con scritto “Bellissima lezione”. Sono contento sia arrivato dov’è oggi, ma con tutto quel che ho detto quel giorno qualcosa dovrò cambiare...", ha scherzato il tecnico rossoblù, che si trova nel classico cliché dell'allievo e del maestro. Ecco: allievo con Cristiano Ronaldo e Morata in attacco. Niente male.