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Alta tensione. In casa Juve(ve lo abbiamo raccontato QUI) ci sono troppe cose che non vanno e l'immediato post partita contro il Milan lo ha confermato: non c'è stato un sereno confronto all'interno dello spogliatoio dopo il pari e la "colpa" non è solo di Max Allegri. Il tecnico ha strigliato la squadra e in particolar modo di quei giocatori che faticano a capire la Juventus, a cui lo ha urlato in faccia. E pure tra gli stessi bianconeri non sarebbero mancate scintille: tra Wojciech Szczesny e Adrien Rabiot c'è stato un litigio, da rabbia post-partita forse, ma il tempo delle pacche sulle spalle è finito. 
 
E non solo. Come racconta il Corriere dello Sport: "Acceso anche il confronto tra gli stessi giocatori. Confronto proseguito ieri alla Continassa, a freddo, con toni più distesi. Sui social più o meno tutti lanciano messaggi di compattezza: non si molla, se ne esce solo di squadra. Anche per questo qualcuno, tra cui Paulo Dybala, ha deciso domenica sera di non andare a casa ma di restare al J-Hotel per fare quadrato. Ma quando le cose vanno male, qualche parola in più scappa. Come quelle che sarebbero volate sempre dopo la partita tra Szczesny e Rabiot, con il portiere (a lungo bersaglio di critiche per errori clamorosi) infuriato per l'ennesima dormita del francese davanti a sé. Come con Empoli e Napoli, pure sul gol di Rebic è stato Rabiot a restare fermo mentre Locatelli si perdeva il croato, nonostante il Szczesny lo avesse vistosamente strattonato per svegliarlo e posizionarlo subito dopo aver già regalato il corner. La tensione è alta dunque: magari è quello che serve".