Allegri ha il pragmatismo necessario per far rendere al massimo ogni calciatore e per ottenere il massimo da ogni gruppo. Non costruisce quasi mai squadre divertenti, ma sempre concrete, efficaci, anche spietate. Può riuscirci pure stavolta, benché gli siano venuti meno alcuni elementi cardine della sua idea di calcio. In particolare un regista che organizzi e dia i tempi, alla Pjanic, e un uomo d’area, alla Icardi. Cosa potrà inventarsi dunque Max per rilanciare la Juve verso il vertice? Magari commettiamo un errore, ma pensiamo che la prima mossa di Allegri sarà quella di dare stabilità difensiva alla Juve. Ha costruito le sue vittorie soprattutto sulla capacità di non prendere gol, proverà a seguire la stessa strada. Le potenzialità non gli mancano, perché quel reparto sembra il meno incompleto: Bonucci, Chiellini, De Ligt, ma anche Danilo e Alex Sandro sono in grado di dare pian piano consistenza alla retroguardia. Poi dovrà inventarsi un centrocampo competitivo, anche perché la mediana dovrà aiutare in fase di contenimento. E qui cominceranno i problemi. In avanti avrà tante soluzioni, nessuna davvero convincente: chi occupa l’area? Se l’allenatore fosse Guardiola, magari risponderebbe: lo spazio. A Max però piace che là davanti ci sia un centravanti vero: da Ibra fino a Mandzukic e Higuain, la sua storia parla così. Quanto ai gol di Ronaldo (che mancheranno), è forse il problema minore: se la squadra funzionerà, a questo penseranno un po’ Dybala, un po’ Chiesa, un po’ Morata e Kean.
@steagresti