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16 punti di distanza dal Milan campione d’Italia nella passata stagione. 19 dal Napoli che si avvia a vincere lo scudetto. Viste così, quelle collezionate dalla Juventus sono distanze abissali. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport però: “alla Continassa sono sicuri di dover ritarare queste distanze, un po' perché l'anno scorso la Juve ha staccato la spina in grande anticipo avendo ormai nulla da chiedere al suo campionato, un po' perché è impossibile non tenere conto di tutti i fattori esterni che hanno condizionato la corsa dei bianconeri in questa stagione. Ecco perché Allegri e tutta la Juve sono d'accordo nel pensare che possa bastare poco per riuscire a tornare in alto. Con il tecnico bianconero che appare sempre più al centro del progetto di oggi e domani, il primo punto fermo da cui ripartire sembra di nuovo lui”.
 
Dunque, nell’idea dell’area tecnica bianconera, la Juventus non è una squadra da rifondare e ci sono dei punti fermi dai quali ripartire. I primi due sono Di Maria e Rabiot. Nelle prossime settimane, infatti, il club proverà a fare di tutto per strappare ai due la firma sul rinnovo: Non è solo una questione economica, non è solo una questione tecnica e di ambizioni, non è solo una questione legata alla partecipazione in Champions: è tutto questo insieme e pure qualcosa di più, ma se ne parla e se ne riparlerà fino a una decisione finale.
 
Oltre ai rinnovi, l’altro punto fermo si trova sotto il titolo di ripartenza. La Juve punta ancora su Paul Pogba e Federico Chiesa e spera che i due, il prossimo anno, diventino punti fermi dell’undici titolare di Massimiliano Allegri, che diventino leader in campo capaci di trascinare la squadra e alzare il livello. E poi c’è Dusan Vlahovic: “sempre più in bilico tra un ruolo decisivo per la rinascita bianconera e quello di pezzo forte del mercato in uscita per dare nuova linfa alla campagna acquisti”.