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Il rapporto tra Massimiliano Allegri e i tifosi è ai minimi storici. Lo sottolinea Tuttosport, puntando l'attenzione su un commento del tecnico livornese alla vigilia di Udinese-Juve: "Non devo dire niente, a livello professionale di serietà e onestà non abbiamo da rimproverarci nulla. Impossibile mettere tutti d'accordo nella vita. Ci sono scontenti e contenti. Quando vincevamo era lo stesso. Ora che perdiamo ci sono contenti e scontenti. Fa parte del gioco". Parole che suonano tanto come un segno di insofferenza (peraltro poco giustificata) nei confronti del popolo bianconero, che nel corso della stagione era anche già emersa. 

Come quando Allegri se l'era presa per i fischi e le lamentele nei confronti di Mattia De Sciglio, Leandro Paredes e Moise Kean: "Bisogna stare tutti dalla stessa parte", aveva detto, dimenticando però che il pubblico dello Stadium paga il biglietto e, nei limiti della correttezza, ha tutto il diritto di esprimere un'opinione, anche se non piace. Il tecnico, insomma, non sembra più popolare tra i tifosi, ma nemmeno all'interno del gruppo squadra (dove peraltro è riuscito a valorizzare solo Adrien Rabiot, ormai in partenza). Da vedere se almeno questa sera ci sarà una reazione d'orgoglio, dopo tre sconfitte consecutive.