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Gli sprint finali (ad alto ritmo) sono sempre stati la sua specialità. Ed è la storia a dirlo. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri ha perso la sua ultima volata scudetto dieci anni fa, quando era al Milan, contro la Juve di Conte. Da allora o non ha più lottato per il titolo o lo ha vinto, senza se e senza ma. Cinque i trionfi: in due casi a questo punto della stagione aveva già distacchi siderali, in uno ha gestito e allungato un buon vantaggio (sei punti), in altri due è andato allo sprint, con il Napoli di Maurizio Sarri
Quest'anno, senza dubbio, la situazione è diversa, tanto che a sentire lui non c'è neanche una reale corsa. Indubbiamente, dopo un inizio di stagione zoppicante, è la volata più difficile, eppure non ancora impossibile: il Derby d'Italia di domenica può cambiare tutto, perché vincendo si resta in scia eccome. La sfida contro l'Inter, peraltro, richiama un altro sprint trionfale di Allegri, quello del 2017-18: allora - ricorda la rosea - si presentò all'appuntamento con 4 lunghezze di vantaggio sul Napoli, che si erano poi ridotte a una dopo lo scontro diretto del 34° turno. L'inerzia del torneo era cambiata, e nella giornata successiva la Juve era attesa in casa dell'Inter: a 3 minuti dalla fine la Juve perdeva 2-1, poi Cuadrado e Higuain ribaltarono tutto e il Napoli, colpito anche nel morale, poche ore dopo perse 3-0 a Firenze.
Ora alle porte c'è un altro snodo cruciale, un altro Derby d'Italia, ma la storia è cambiata: vincere all'Allianz Stadium e guadagnare tutti i punti disponibili da qui alla fine del campionato potrebbe anche non bastare a mettere il "muso" davanti.