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Quando Allegri vuole comunicare qualcosa non usa le conferenze stampa o i post partita, men che mai i social. Lo fa dire al suo mentore Galeone. E' un ottimo modo: non coinvolge direttamente né lui, né la Juventus, ma lancia il messaggio.

L'anno scorso, più volte, il maestro è intervenuto a difendere l'allievo: campagna acquisti sbagliata, eccesso di critiche, atmosfera societaria pesante eppure Allegri ha tenuto la barra dritta. Quest'anno, invece, dopo le prime, incoraggianti prove della squadra, Galeone ha detto che: a) Allegri è molto contento; b) stima molto Yildiz; c) i “ragazzi” hanno un piglio diverso. Insomma il messaggio è positivo. 

Noi possiamo aggiungere che l'arrivo di Magnanelli e di Giuntoli ha certamente giovato, così come una preparazione atletica diversa dalle precedenti. Bisogna aggiungere che la Juventus, priva d'impegni internazionali, deve necessariamente partire forte e può permettersi di fare minori calcoli di tenuta. 

In più il ruolo di Allegri pare non defilato, ma meno inserito nel campo da gioco. Coordina, lavora con Giuntoli, supervisiona, ma spesso gli allenamenti li conduce Magnanelli e il cambio di marcia o di mentalità si è avvertito fin dal calcio estivo. Un possesso palla superiore al 50%, però con un gioco molto più verticale, senza quella ragnatela statica che permetteva agli avversari di accomodarsi con calma in difesa, infine un baricentro più alto. Chiesa più libero d'inventare e più vicino alla porta. La velocità e la precisione dei nuovi esterni (soprattutto Cambiaso) permette poi ritmi più alti. 

Galeone, però, ha fatto anche un'altra osservazione assai pertinente: la difesa sbanda un po', l'Udinese ha avuto parecchie occasioni per segnare. Insomma, il reparto arretrato va registrato o con nuovi innesti o con altre soluzioni. Il principale difetto pare la lentezza, soprattutto fuori dall'area e in fase di recupero. Comunque se, come sembra, la mentalità è fare un goal più dell' avversario senza avventurismi, siamo sulla strada giusta per un buon campionato. Non parliamo, per favore, di scudetto.