DIFFERENZA ABISSALE - Ma come concretamente il tecnico della Juve sfrutta tutto ciò? Allegri e il suo staff, riferisce la Gazzetta dello Sport, hanno tirato a lucido la rosa permettendosi il lusso di poter far recuperare i giocatori più stanchi con tabelle personalizzate: mercoledì è stato il turno di Vlahovic e Chiesa. C'è poi la questione degli infortunati: un anno fa di questi tempi erano stati già dodici gli stop per problemi muscolari. Fino ad ora invece, solo Alex Sandro si è dovuto fermare. Un netto cambiamento dovuto ad una rosa più giovane, a meno partite (fattore che però ha iniziato ad incidere solo in questa settimana) e alla possibilità di calibrare fin dall’estate un certo tipo di lavoro basato sulle “settimane lunghe”.
COME QUELLA JUVE... - Un po' come era successo alla prima Juve di Antonio Conte, che nel 2011/2012 aveva ridotto sensibilmente gli infortunati rispetto alle stagioni precedenti. Anche in quel caso, non c'erano le coppe e la squadra non partiva come favorita. Squadre comunque molto diverse e non comparabili, se non nello spirito visto in queste prime giornate. Allegri è ripartito con una Juve più intensa, aggressiva ed arrabbiata.