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“Se saremo fuori da tutto, faremo un programma senza vendere cose che non si possono vendere. Non si può dire che la Juve potrà subito tornare a vincere, è normale. Poi magari ci riusciremo, ma bisogna essere allineati”. Lucidità e trasparenza, emerge questo dalle parole a caldo di Massimiliano Allegri dopo la sconfitta contro l’Empoli. Analizzandole non si può non evidenziare una cosa: il tecnico livornese ha, di fatto, annunciato un ridimensionamento.
 
Se saremo fuori da tutto. Ormai sembra una certezza. Non tanto per la classifica, nonostante i segnali negativi di ieri, raggiungere un posto in Europa sembra ancora possibile. A gravare, però, è la spada di Damocle della Uefa che sembra intenzionata a lasciare la squadra bianconera fuori da ogni competizione. Anche in questo senso, sono indicative le parole di Christillin arrivate nella mattinata di ieri.
 
Paradossalmente, restare fuori dall’Europa agevolerebbe il ritorno alla vittoria della Juventus. Senza coppe, rimane solo l’Italia a cui puntare con forza. Quindi, a cosa si riferisce Allegri? Come dicevamo, le sue parole assomigliano molto all’annuncio di un ridimensionamento della rosa. Sarà necessario fare dei sacrifici, rinunciare a rinnovi eccellenti come quelli di Rabiot e Di Maria, cessioni pesanti come possono essere quelle di Chiesa o Vlahovic, continuare con giocatori ormai a fine corsa come il già rinnovato Alex Sandro, Cuadrado con cui i contatti - tra società e agente - sono ripresi, Bonucci all’ultima stagione che non dà più certezze. E ancora, nessuno si aspetti un mercato stellare, rivoluzionario: qualche giovane dalla Next Gen, magari qualche acquisto a puntellare la rosa.
 
E poi c’è un messaggio chiaro alla società. Massimiliano Allegri non si vuole prendere, da solo, la responsabilità di dire: sì, siamo la Juventus ma, tifosi, non illudetevi di tornare presto alla vittoria. “Bisogna essere allineati”: un invito, ancora, a quel blocco granitico che, però, più di qualche crepa l’ha lasciata intravedere.