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Alex Sandro fa muro e, in un certo senso, come dargli torto. Nella passata stagione è stato uno dei punti fermi della squadra di Massimiliano Allegri e le presenze fatte durante l’anno gli sono valse il rinnovo automatico alle stesse condizioni economiche dell’accordo precedente.
 
37 presenze in tutte le competizioni per 2.604 minuti in campo. Secondo le voci rimbalzate a fine campionato, questo è stato uno dei motivi di frizione tra la dirigenza e il tecnico livornese. Il club avrebbe preferito non far scattare il rinnovo, ma il tecnico livornese, a lungo, sembrava non poter fare a meno del brasiliano che, nel frattempo, aveva concluso la sua trasformazione da esterno sinistro a braccetto mancino della difesa a tre.
 
La Juventus, al di là del rinnovo, vorrebbe liberarsi di un calciatore in evidente fase discendente della sua carriera e con un ingaggio che pesa per 6 milioni. Il brasiliano, però, ad oggi non ha aperto agli abboccamenti che sono arrivati dalla Turchia e dall’Arabia. Anzi, rilancia: é pronto a cominciare una nuova stagione con la maglia bianconera indosso e ritagliarsi lo spazio che, in bianconero, ha fin qui sempre trovato.
 
Lunedì, Alex Sandro varcherà i cancelli della Continassa per le consuete visite mediche che anticipano l’inizio della preparazione estiva. Farà parte della nutrita truppa che, nei faldoni comparsi nell’ufficio di Cristiano Giuntoli, trovano spazio alla voce “esuberi”.
 
Alex Sandro, così come Bonucci, rappresenta un primo importante test per il nuovo dirigente bianconero fresco di firma. Si è presentato alla Continassa dimostrando grande personalità, si è preso qualche ora per conoscere l’ambiente che lo circonda, le strutture e chi lavora con e intorno a lui. Adesso, però, comincia la fase più delicata, quella della potatura per liberare spazio in rosa e nel budget dedicato agli ingaggi. La Juve ha aspettato e dimostrato di avere fiducia di Giuntoli, dallo sciogliere questi nodi così intricati passa la dimostrazione che sì, quella fiducia è ben riposta, ed è valsa la pena di aspettare le bizze di De Laurentiis.