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La ripresa non è più utopia. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia è alle porte per la Juventus, che il 12 giugno riaprirà lo Stadium per ospitare il Milan e confermare il risultato positivo dell'andata (1 a 1 a San Siro). I bianconeri inaugurano quindi la ripartenza del calcio italiano, dopo meno di un mese intenso di allenamenti: un problema di cui si potrà valutare solo giocando il rischio. Così, Maurizio Sarri dovrà guardare attentamente lo stato di forma di ognuno - Dybala, ad esempio, ha ammesso di non essere ancora al 100% - consapevole anche del fatto che una rosa lunga come quella della Juventus è rara da trovare in Serie A.  Numeri importante, pur con qualche defezione - leggasi terzini -, che possono garantire un ampio turnover qualora necessario. 

Ad esempio, nella posizione di centrale difensivo. Già, perché il bentornato al campionato potrebbe equivalere ad un bentornato anche per Giorgio Chiellini: il Capitano ha avuto il tempo necessario per recuperare pienamente dopo la rottura del legamento crociato e, dopo le sporadiche apparizioni a febbraio - ritorno contro il Brescia - non ha avuto modo di scalare le gerarchie. Gerarchie che si sono consolidate, in sua assenza. Malgrado un'incursione finita male di Merih Demiral, Matthijs de Ligt e Leonardo Bonucci hanno dimostrato un feeling in risalita, la gara con l'Inter lo dimostra. Per questo, sarà difficile capire come inserire e gestire un reparto facile da compromettere con troppi cambi.

A vantaggio della Juventus, sicuramente, ci sarà la regola dei cinque cambi che potrà agevolare ad integrare un ventaglio più ampio di giocatori, ma uno come Chiellini, se effettivamente recuperato, fatica a restare fuori. Quindi, Sarri si troverà costretto a scegliere: sacrificare Bonucci, esperto ai limiti del "vecchio", ma ancora indispensabile in fase di impostazione, o De Ligt, quasi ai livelli di Amsterdam dopo una stagione cominciata in chiaroscuro. Bonucci riformerebbe il duo che ha portato al successo la Juve in questi anni, ma se mai come quest'anno abbiamo imparato ad accettare gli imprevisti, non è da escludere che possano accadere anche alla difesa bianconera. De Ligt titolare e Bonucci out? Possibile. Chiellini out? Altrettanto possibile. Difesa a tre? Da escludere, anche se, come detto, il mai dire mai deve essere ipotesi contemplata.