STORIA FINITA - Si era capito ben prima degli annunci ufficiali: tra Aguero e il Manchester era una storia finita, pure da un pezzo. Complici infortuni e decisioni diverse, il Kun ha iniziato a guardarsi altrove. E come nel lontano 2009, quando era il pezzo forte del mercato (e alla Juve già pensava) a muoversi in prima persona è stato il gruppo di rappresentanti, al quale Aguero ha dettato le sue priorità e minime condizioni: al primo posto, una squadra che gli potesse dare ancora margini di vittoria e di realizzazione professionale. Dunque, un contratto di livello in un club di livello. E magari nuovamente in Premier League.
L'IPOTESI JUVE - Nel giro di chiamate e di proposte, Juve e Inter sono finite nella cerchia ristretta dei club verso i quali Aguero ha mostrato interesse, a corredo naturalmente le solite 'ragioni fiscali'. Le risposte? Bianconeri un po' più caldi rispetto ai nerazzurri. Ma è una pista ancora tutta da perlustrare: di cifre e precontratti, di incontri concreti e/o virtuali, al momento risultano tracce minime, limitate a uno scambio di informazioni. E intanto, il procuratore Herguera è a Barcellona - sede di uno dei suoi uffici - in attesa di una chiamata dopo la necessaria quarantena. Il prossimo a bussare? Joan Laporta, presidente blaugrana, che al Kun e a Messi proporrà una sacra alleanza.