Quello che chiede Allegri in questo momento, quindi, è pazienza: la stagione è una maratona e non una corsa sui 100 metri: “è convinto che questa squadra, che stavolta ha costruito a gusto suo, accontentato in tutto dalla società nel mercato estivo — compatibilmente con le disponibilità economiche del club — verrà fuori alla distanza”.
La prima nota positiva è data dalla difesa. Lo scorso anno, a questo punto, la Juventus aveva subìto 8 gol, oggi solo 2 e in tre occasioni la porta è rimasta inviolata. Oltre a questo, però, la convinzione del tecnico livornese è che la vera Juve, la sua Juve, si vedrà solo nel 2003 al rientro delle punte di diamante: Pogba e Chiesa, il salto di qualità tanto agognato. Il problema, però, persiste, soprattutto in una stagione particolare come questa: prima di gennaio ci si gioca già una buona parte della stagione e se le partite scorrono veloci sul calendario, anche la pazienza rischia di diminuire.