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L'ultimo passaggio: questa la caratteristica in comune a Sergej Milinkovic-Savic e Domenico Berardi, entrambi nel mirino di una Juve che, secondo Massimiliano Allegri, può e deve alzare la qualità delle giocate risolutive in attacco, quelle che possono fare la differenza tra una vittoria e un pareggio o una sconfitta. Da qui, come spiega La Gazzetta dello Sport, la volontà di rinforzare la squadra non solo sulle corsie o con i muscoli (che il Sergente ha), ma anche con piedi raffinati.

IL SERBO - Per quanto riguarda il serbo, la sensazione è che questa estate potrebbe essere quella buona per la Vecchia Signora per provare a fare sul serio, con la consapevolezza che a rinnovare con la Lazio non pensa minimamente. Per tentare l'affare, però, i bianconeri dovranno sicuramente riuscire a fare cassa con le cessioni, anche perchè ad oggi la richiesta di Claudio Lotito è ancora di 40 milioni di euro. Nella testa di Allegri Sergej sarebbe un po' il Pogba della sua prima Juve, mezzala nel 3-5-2 o trequartista nel 3-4-1-2, grazie alle sue doti di inserimento e alle abilità nel gioco aereo che ne fanno un centrocampista totale, di quelli che tutti vorrebbero.

L'AZZURRO - Diverso invece il discorso su Berardi, un giocatore "di fino" che la Juve (e Cristiano Giuntoli) segue da tempo: con l'addio di Angel Di Maria, l'azzurro potrebbe tornare utile a destra nel 3-4-1-2 o anche come seconda punta nel 3-5-2, proprio come fatto dal Fideo la scorsa stagione. Una nuova vecchia idea, insomma, che magari quest'anno, messa a segno qualche cessione, potrebbe anche diventare realtà.