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Massimiliano Allegri festeggerà presto 400 partite con la Juventus. Domani, infatti, arriverà la cifra tonda sulla panchina bianconera, avvicinandosi a uno dei due mostri sacri che lo precedono: Giovanni Trapattoni, che è a quota 596, e Marcello Lippi, che si è fermato a 405. Ecco, l'avvicinamento e in poco più di un mese il sorpasso: sì, perché Juventus-Udinese il 12 febbraio segnerà l’aggancio, mentre Verona-Juventus il 17 gli passerà davanti. Anche se, sottolinea Tuttosport, il numero che gli interessa davvero festeggiare con il Frosinone è il 265, il numero di vittorie a cui arriverebbe con un successo contro il Frosinone, che porterebbe anche la semifinale di Coppa Italia. 
 

La storia di Allegri sulla panchina della Juventus


La prima di Max Allegri fu il 30 agosto 2014 a Verona, contro il Chievo, dopo l'arrivo all'improvviso in estate successivo alle dimissioni di Antonio Conte. E lì iniziò la lunga opera di conquista dei suoi nuovi tifosi molto scettici, a suon di risultati. Subito lo Scudetto e la prima Coppa Italia dai tempi di Lippi (1994-95, 20 anni dopo). Ma anche la finale di Champions League 2015, poi persa 3-1 con quel fortissimo Barcellona di Messi, a cui due anni dopo si è aggiunta l'altra con il fortissimo Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Allegri in questi anni ha anche ottenuto la miglior percentuale di vittorie, 66% contro il 53,5 del Trap e il 56 di Lippi. Un dominio lunghissimo il suo, con altri quattro Scudetti, tre Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. In totale 11 trofei in cinque stagioni, dietro ai soli Trapattoni (14) e Lippi (13), gli unici altri in doppia cifra. Poi l'addio nel 2019 e il ritorno nel 2021. Due stagioni complesse fino a quella attuale, che sembra poter essere quella della rinascita vera. Sembra, ma un passo alla volta: prima le 265 vittorie, poi le successive e magari lo scudetto.