PIU' IMPORTANTE - «Lo sono tanto entrambi, ma per ragioni diverse. Rabiot è un uomo di equilibrio fondamentale per la Juve, un “tuttocampista” che ha forza, è bravo negli inserimenti, vince i contrasti e salta bene di testa. Luis Alberto, invece, ha la singola giocata di qualità che ti può svoltare una partita. Una magia, un gol o un assist dei suoi e la Lazio si trova in vantaggio. Come è successo a Napoli prima della sosta, senza andare troppo indietro nel tempo...».
CHI PRENDERE - «Credo che ognuno dei due sia funzionale al proprio allenatore. Sono giocatori molto diversi, con compiti diversi, anche se schierati sulla carta in modo simile da Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. A voler essere pignoli, Rabiot è forse più poliedrico. Lo ricordo già da ragazzino, nel 2013, nella finale dell’Europeo Under 19 contro la Serbia di Milinkovic-Savic e Mitrovic... Fu il più pericoloso della Francia, anche se alla fine vincemmo noi».