ESPLOSIONE - Il ragazzo prodigio ha fatto subito vedere di che pasta è fatto. Un precampionato stellare durante il quale ha messo tra la lista delle sue vittime anche la Juventus. A 20 anni, però, è normale che ci siano alti e bassi e quando l'Atletico è sceso in campo a Torino lui ha guardato i compagni di squadra dalla panchina. Non aveva i 90 minuti nelle gambe e viveva (vive tutt'ora) un momento no della stagione. Tutto normale, appunto, perché quando poi il Cholo ha deciso di farlo entrare, le sue qualità si sono viste eccome. Resta un ragazzo prodigio, Joao Felix, per questo ha vinto il Golden Boy sfilandolo dalle mani di Matthijs de Ligt vincitore della passata edizione quando ancora vestiva la maglia dell'Ajax. Un centrale di difesa era la priorità della Juve che non si è fatta scappare (a suon di milioni) il miglior centrale in prospettiva del calcio europeo e mondiale. Soldi per entrambi non c'erano, a meno che non venissero messe a segno cessioni clamorose. Impossibile, nell'estate dei grandi no. Joao Felix è così volato a Madrid, per ora senza troppi rimpianti da parte della Juve. Tutti sono curiosi di sapere se riuscirà a mantenere le promesse, anche i bianconeri: il portoghesino per ora è ancora in piena fase di crescita e per crescere servono anche le spinte del Cholo.
@lorebetto