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Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Marco Tardelli ha detto la sua sulla Nazionale concentrandosi soprattutto su Federico Chiesa e Nicolò Fagioli. Ecco il suo pensiero: "Un po’ meglio con Chiesa, qualche strappo in più, non molti. Forse, a vedere come sta lui, c’è anche da rivedere qualcosa a livello di condizione, però quella di solito cambia nel corso del torneo. Prima vedo altre urgenze, almeno due. Serve più determinazione. Non ne ho vista nelle prime tre partite: non abbastanza, neanche con la Croazia. Finora mi è sembrato un centrocampo un po’ assente: di idee e di qualità. Non abbiamo il reparto che ci piaceva tempo fa, nonostante uno come Barella, che come si sa io adoro". 

E ancora: "D’istinto dico sì a Fagioli per Jorginho, se è stato convocato, rinunciando a Locatelli, c’è uno scopo dietro. O magari c’era, non so se esiste ancora: questo può dirlo solo Spalletti che vede i giocatori tutti i giorni, li pesa dal punto di vista fisico, tecnico, ma anche psicologico. Fagioli ha poca esperienza, ma la qualità che serve a portare qualcosa di nuovo. Mi incuriosisce, potrebbe essere la scintilla giusta, perché una scintilla serve. Purtroppo non abbiamo molti giocatori in grado di inventare qualcosa: può farlo Chiesa, ma lo fa solo in velocità, l’uomo lo salta così, non è Williams che fa tre dribbling in mezzo metro. L’importante è non pensare che l’Italia possa accenderla Fagioli da solo".