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Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Croazia si è soffermato su alcuni giocatori tra cui Andrea Cambiaso. Così ha risposto sui possibili cambi di formazione: "È chiaro che dopo una partita così, l'idea di poter cambiare qualcosa c'è. Probabilmente ho sbagliato io a non cambiare prima vista la formazione. Ma a me era sembrata talmente bella quella con l'Albania che avevo ritenuto un azzardo cambiare. Ora che è venuta a galla un po' di ruggine si potrà cambiare”.
 

Italia, la conferenza stampa di Spalletti


SU DI LORENZO - "Mi diventa più facile perché Di Lorenzo è veramente come se fosse mio figlio. Ho parlato e potuto apprezzare le enormi qualità. Io faccio sempre fatica a fare a meno delle qualità di Di Lorenzo. Chiaro che debbo analizzare tante cose, ma sono convinto del valore dell'uomo e del calciatore. Non ho bisogno di parlarci tanto, ma l'intesa è talmente diretta che si capisce tutto da come rientra in campo il giorno dopo".

SU JORGINHO - "Jorginho lo conosco meno, ma lui ha fatto una partita probabilmente sotto livello forse anche per il gioco della squadra. Io ho una candid camera addosso e ok, gli ho detto quella cosa lì perché se la squadra non riesce a far girare la palla lui va in difficoltà. Ma non è colpa sua, è colpa mia per come ho scelto di far giocare la squadra. Il gioco del calcio passa dal tipo di partita che si farà. Lui ha una qualità incredibile, lui dice a tutti come si devono comportare e come lui non ce sono tanti in rosa. Noi puntiamo ancora molto su Jorginho".

LE PAROLE SU CAMBIASO - "Andrea l'ho visto bene, al di là del fatto che si sia lasciato trascinare da alcune situazioni e sul posizionamento in campo. Ma ci sta seguendo l'avversario in fase di pressione. A me questi calciatori qui non me li hanno "ordinati", li ho scelti io. Poi questi ragazzi mi piacciono. Sa fare più ruoli e in questo "calcio-famiglia" ci sta".