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La giornata dopo la sconfitta contro la Svizzera agli ottavi di Euro 2024 è stata segnata da una malinconica routine per la Nazionale italiana. In mattinata si è tenuta una conferenza stampa congiunta del presidente federale Gabriele Gravina e del ct Luciano Spalletti. Entrambi hanno espresso i loro mea culpa, ma hanno anche confermato la volontà di guardare avanti e di non abbandonare il progetto, con l'obiettivo ora proiettato al Mondiale 2026.

Nel pomeriggio, i preparativi per la partenza dall'aeroporto di Dortmund si sono conclusi poco dopo le 16. Successivamente, la squadra ha fatto uno scalo silenzioso a Malpensa intorno alle 18.30, dove diversi giocatori sono scesi. Poco dopo, il gruppo ha ripreso il volo per Roma.

Questo ritorno desolante è stato ben diverso dall'entusiasmo che ha accompagnato gli Azzurri all'arrivo in Germania tre settimane fa, quando le aspettative erano alte e l'atmosfera era carica di speranza e ottimismo. Allora, la squadra era stata accolta da un bagno di folla con cori e bandiere, simboli di una fiducia che purtroppo non si è tradotta in successi sul campo.

Ora, la delusione è palpabile, ma la determinazione a ripartire è forte. Con l'obiettivo del Mondiale 2026 all'orizzonte, la Nazionale italiana è chiamata a riflettere sugli errori e a lavorare con rinnovata energia per costruire un futuro di successi.