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L'Italia di Luciano Spalletti torna a casa, dopo un fallimento su tutta la linea a Euro 2024: la spedizione in Germania ha deluso e non ha giustificazioni e la possibilità che possa esserci una rivoluzione azzurra è concreta.

Sono attese spiegazioni in merito e oggi, a partire dalle 12.30, ogni dubbio sarà sciolto perché è prevista una conferenza stampa a Iserlohn, nel ritiro dell'Italia, da parte del presidente federale Gabriele Gravina, che spiegherà e illustrerà il futuro di Spalletti e non solo.

TUTTI RESPONSABILI - "Ringrazio chi ha dato un significativo contributo di lavoro a questo appuntamento, mi riferisco a tutti i nostri collaboratori che hanno messo a disposizione tutto il necessario per la squadra e la parte tecnica. Circa 40mila presenze qui a Casa Azzurri è un segnale positivo. Oggi giornata particolare, tanti sentimenti e riflessioni dopo ieri. Siamo dispiaciuti per non aver potuto dare ai tifosi italiani quella gioia che meritavano, dispiaciuti per il risultato, sappiamo che è soggetto a tantissime variabili che prevedono anche sconfitta. Quello che rimane è la delusione per non aver potuto restituire tutto quello che è stato fatto, non aver saputo reagire come sappiamo fare. Questa è la delusione su cui dobbiamo riflettere tutti. Ieri sera io, il mister, Buffon e tutta la squadra abbiamo iniziato a parlare, i ragazzi hanno condiviso tutte le nostre responsabilità, non abbiamo nulla da nascondere: siamo tutti responsabili".

SPALLETTI CONFERMATO - "Non abbiamo nulla da nascondere ma dobbiamo continuare ad avere responsabilità. Serve senso di responsabilità: ieri c'è stata una lunga chiacchierata col mister e credo sia impensabile risolvere i problemi abbandonando un progetto che è pluriennale, non si può abbandonare il progetto dopo 8-9 mesi. Nel progetto è centrale un allenatore subentrato da 9-10 gare, che non può avere a disposizione sempre tutti i calciatori. Ci deve essere una riflessione politica all'interno del mondo federale. Spalletti deve avere la nostra fiducia e ha la nostra fiducia, deve lavorare perché fra 60 giorni c'è già una nuova sfida".

C'E' FIDUCIA - "Spalletti ha la nostra fiducia, tra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento e non si può pensare che improvvisamente in Italia fioriscano gli Mbappé, i Cristiano Ronaldo e i Messi. Nel nostro Paese dobbiamo valorizzare il talento, che c'è: tutte le giovanili sono qualificate alle fasi finali. I ragazzi hanno dimostrato grande attaccamento ma presenze zero".

DIMISSIONI E CRITICHE - "Le critiche feriscono tutti ma bisogna avere la capacità di prendere spunto per migliorare, fa parte del ruolo. Quelle costruttive e legittime vanno prese in considerazione, quelle strumentali legate a una richiesta di dimissioni in un momento di chiusura come questo no. Dobbiamo essere chiari: non esiste che qualcuno possa pretendere dimissioni dall'esterno nell'ambito di governance federale. La scadenza è prevista a marzo 2025, le elezioni avverranno nella prima data utile, non si possono fare prima della chiusura delle Olimpiadi. Andremo a un confronto democratico, quella è l'unica sede legittima".

PARLA ANCHE SPALLETTI - Le parole del CT: "Ringrazio i tifosi della vicinanza e dell'amore, i calciatori per la disponibilità e la professionalità a mettere in campo quello che gli chiedevo e lo staff federale per la qualità e disponibilità nel trovare soluzioni a ogni problema. Mi dispiace non aver fatto vedere il loro livello di qualità. Rimorsi o rimpianti? È un giochino che non faccio, indietro non si può tornare. Ho sbagliato qualcosa, ho tentato di ringiovanire la squadra e lo farò ancora di più in futuro".

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