CAPITANO- Una certezza però c'è: Cristiana è il capitano della nazionale in questa spedizione. Una leader fuori dal campo, carismatica e con sempre il sorriso stampato sul volto. Oggi contro l'Argentina subentra, un abbraccio alla giovanissima Dragoni e una corsa in campo, pronta a dare tutta sé stessa. Le basta poco: il primo pallone toccato è un cross con i giri giusti di Lisa Boattin, proprio per la testa di Girelli in incursione nell'area dell'Argentina. Con un'istinto da rapace vede il portiere dell'albiceleste fuori dai pali e posiziona la palla nell'angolino, laddove non può arrivare, portando in vantaggio le azzurre.
GERARCHIE- Un urlo liberatorio, una corsa verso la bandierina del corner, poi l'abbraccio delle compagne. Prima su tutte Barbara Bonansea. L'abbraccio tra le due ha tutta l'aria di dire "ce l'abbiamo fatta, anche questa volta". Gli occhi lucidi, quelli di chi stava realizzando un sogno, ancora una volta. Poi le parole da leader, i complimenti a tutte le compagne, una vittoria di squadra. Infine una dedica speciale: prima di tutto alla famiglia, la mamma in particolare e poi a Martina Rosucci. Insomma, Italia, buona la prima ma ancora una volta Cristiana Girelli ha dimostrato che anche se a regime ridotto, con pochi minuti a disposizione e non nel suo ruolo abituale può fare la differenza. Fondamentale, cancellando così tutte le critiche ricevute in precedenza, come suo solito fare: a suon di gol.