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Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Francia: "Alla Francia gli verrà facile tentare di vincere la partita, noi non dobbiamo fare riflessioni. Sono sicuro che andremo a fare la partita che dobbiamo fare, proprio per dedicarla a tutte quelle persone che ci vogliono bene".

"GRAZIE ALL'INTER" - "Prima di tutto ringrazio l'Inter che ci ha messo a disposizione tutte le strutture, perfette, ci hanno messo a disposizione anche la squadra di Carboni con cui fare la partitella. Ma anche tutti i dirigenti a partire da Marotta, Antonello, Ausilio, il dottor Volpi che ci ha chiesto se avevamo bisogno di qualunque cosa. Qui sono stato bene".

IL BILANCIO IN NAZIONALE - "Il bilancio? 11 vittorie 5 pareggi e 3 sconfitte. Penso che una partita l'abbiamo sbagliata. Quella con la Svizzera. Quella me la porto dietro ed è quella a cui faccio riferimento. Mi reputo molto responsabile di quella sconfitta li e dopo abbiamo cercato di fare cose differenti. Per il momento qualcosa l'abbiamo scelta nel modo corretto. Tutto questo fallimento è riferita a una partita, poi ha determinato l'uscita, ma sempre di una partita si parla. Nella qualificazione un paio di partite sono state fatte molto bene. Poi non dimentichiamoci di chi avevamo davanti perché abbiamo affrontato squadre fortissime".

CAMBI DI FORMAZIONE - "Ieri li ho visti solo in palestra, facendo corsette e cyclette. Nel nostro campionato ci son tante partite, tanti affaticamenti, ma l'affaticamento è spesso più mentale che muscolare. Hanno dei muscoli che sono delle macchine. Quando fanno delle buone prestazioni l'affaticamento viene smaltito meglio. Fateci caso, che le squadre con più infortuni sono sempre quelle con più ruggini, più tensioni, più critiche per i risultati. La conclusione è che oggi vedremo un allenamento dove le gambe andranno forte".

SU KEAN - " Potrebbe essere della partita, è in grandissima condizione, è bravo ad attaccare la profondità, ma anche prendere palla addosso e fare la boa aspettando il calciatore che va a a sostegno. A me era sembrato di poterlo mettere nel gruppo di quelli subentrati bene, ma mi dite che non è così e va bene. Quello a cui dire qualcosa si deve trovare..."