I NUMERI DI CHIESA - Che Chiesa sia uno dei top player del campionato italiano è riconosciuto da tutti. Mancini punta su di lui a occhi chiusi, anche se i numeri lo dipingono meno decisivo di quello che sembra: 37 presenze in Nazionale, 4 gol. Il primo è arrivato il 18 novembre 2019, nel 9-1 rifilato all'Armenia: un gol e due assist, erano le qualificazioni agli Europei poi vinti. Poi le reti all'Austria e alla Spagna, che definire fondamentali è riduttivo. Il poker è arrivato il 2 settembre scorso, nell'1-1 contro la Bulgaria.
ITALIA SENZA IL 9 - Chiesa dovrebbe partire a sinistra, vincendo in scioltezza il ballottaggio con il compagno di squadra Bernardeschi. Dall'altra parte ci sarà Berardi, anche lui a piede invertito: per entrambi è la posizione ideale, quella che permette loro di stare più dentro al gioco, di girarsi rapidamente e di vedere meglio la porta. In mezzo, il falso 9 Insigne per sorprendere una difesa molto molto fisica. In tal senso pesa l'assenza di Immobile, ma Mancini non sembra volersi affidare a Belotti, Scamacca e Raspadori. Almeno, non dall'inizio: proverà a ripetere l'esperimento della finale di Wembley, cambiando poi a gara in corso. Ma è a Chiesa che Mancini chiederà qualcosa in più: è nelle sue corde. Dribbling, accentramenti, tiri, galoppate coast to coast: può essere la sua notte. Di nuovo.