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Roberto Mancini ha concesso 25 minuti, recupero compreso, a Federico Chiesa nella prima partita ufficiale sulla panchina dell'Italia, pareggiata per 1-1 contro la Polonia in Nations League. Soltanto 25 minuti, al posto di un Lorenzo Insigne senza idee e senza spunti. E in quei 25 minuti il talento classe '97 è riuscito non soltanto a risultare il migliore in campo per gli azzurri (QUI LE NOSTRE PAGELLE), ma anche a risollevare le sorti di Mancini e della Nazionale. Un talento sopraffino, qualità da fenomeno assoluto. Chiesa è il futuro del calcio italiano, forse mai così povero di talento. Per tre quarti di partita, l'attacco è stato assente, abulico e non ha proposto alcun pericolo al portiere avversario. Poi, dentro Chiesa e tutto cambia.

CHE SHOW! - Il tiro dalla distanza con cui il giovane viola si presenta è il primo brivido (e il primo tiro in porta) che fa sussultare lo stadio Dall'Ara. Poi un altro lampo di genio e Blaszczykowski lo atterra in area di rigore, fulminato dal cambio di velocità proposto dal nuovo entrato. E' il penalty che regala il pareggio all'Italia, grazie a Jorginho. E aumenta i rimpianti per i tifosi azzurri, al pensiero che Mancini lo abbia tenuto per 70 minuti in panchina.

IL MERCATO - Sugli spalti, a Bologna, c'è anche Beppe Marotta, direttore sportivo della Juventus, che, non a caso, già in estate ha provato a portarlo a Torino dalla Fiorentina. L'offerta da 40 milioni con Stefano Sturaro non è bastata ai viola, che non hanno intenzione di lasciarlo partire sulla falsa riga di Federico Bernardeschi. Marotta, però, non demorde. L'estate del 2019 potrebbe essere quella del salto di qualità definitivo per Chiesa e la Juventus vuole essere nel futuro di chi, oggi più che mai, rappresenta il futuro del calcio italiano.

Gli obiettivi di mercato della Juventus per l'estate 2019 nella nostra gallery dedicata.